Quando si affitta una casa è necessario sapere quali sono gli adempimenti da porre in essere. Affinché si faccia una scelta ottimale del contratto da stipulare, è importante sapere qual è quello più conveniente.
Il contratto di locazione ad uso abitativo a canone libero (4+4) è “un accordo con cui il locatore cede al conduttore un immobile in cui abiterà contro pagamento di un canone mensile libero”.
Diversi sono gli aspetti che disciplinano il contratto:durata e regole che riguardano il rinnovo e il recesso.
Il contratto di locazione ad uso abitativo a canone libero (4+4) non è sempre possibile stipularlo: ne sono esclusi gli immobili di lusso, case popolari, case di villeggiatura e gli immobili che non sono abitazione.
Per ottenere l’uso abitativo di un immobile, è necessario avere il certificato di agibilità rilasciato dal comune dove è sito l’appartamento. È inoltre necessaria l’attestazione di prestazione energetica, la cosiddetta APE che viene rilasciata da un professionista abilitato (geometra o ingegnere) con validità decennale. L’APE certifica la classe energetica di appartenenza dell’immobile.
Il contratto di locazione ad uso abitativo a canone libero (4+4) viene redatto per iscritto con forma ad substantiam (la forma deve essere necessariamente scritta a pena di nullità).
Nel contratto dovrà essere necessariamente indicata la descrizione dell’immobile, durata del contratto e le modalità di versamento del canone di affitto. Il contratto verrà successivamente registrato (è possibile registrare il contratto online anche con serviziotelematico.com) entro 30 giorni all’Agenzia delle Entrate e l’imposta di registro verrà pagata da entrambi i contraenti.
Il contratto di affitto ordinario è valido minimo per 4 anni: se vi è una clausola che diminuisce la durata prevista per legge, si ritiene nulla.
Dopo i primi 4 anni il rinnovo per altri 4 è previsto in maniera tacita, tutelando il conduttore. Vi sono però due eccezioni che possono essere di ostacolo al rinnovo:
Trascorsi i primi due quadrienni, le parti possono continuare tacitamente a dare esecuzione al contratto senza dare alcuna comunicazione.
Qualora questa condizione non si verifichi, la proposta di rinnovo deve essere fatta 6 mesi prima della scadenza del contratto. La proposta non si ritiene automaticamente accettata ma è soggetta a rifiuto o a replica mediante una contro proposta fatta dal locatore.”